29 SETTEMBRE 2022
Il 29 settembre si celebra la terza Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, organizzata dall’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP).
LAICA si impegna a celebrare questa giornata per sensibilizzare e aumentare l’attenzione sul momento storico che stiamo attraversando e sui risvolti etici, ecologici ed economici di questa situazione.
Ciascuno di noi può fare la propria parte per diminuire gli sprechi alimentari e per ridurre le conseguenze sociali strettamente collegate.
I numeri che raccontano le perdite alimentari su scala globale sono allarmanti e non più sostenibili. Ogni anno, infatti, circa il 14% del cibo che viene prodotto a livello mondiale viene sprecato prima ancora che arrivi sugli scaffali di vendita (pre-consumer waste, o food loss). Un dato preoccupante, le cause sono da ricercarsi in una rete di produzione e logistica che ha ancora grandi margini di miglioramento.
Per post-consumer waste o, semplicemente, food waste, si intende lo spreco alimentare generato nell’ultima parte della filiera, la vendita e il consumo. In questa fase possiamo davvero fare la differenza tutti noi, con scelte consapevoli e oculate. Ogni individuo è responsabile delle proprie azioni e incide concretamente sull’ambiente che vive.
L’Italia, purtroppo, è ben lontana dall’essere un modello virtuoso a livello europeo. Infatti, nel nostro paese, ogni anno finiscono tra i rifiuti quasi 5 milioni di tonnellate di cibo. Circa 70kg di cibo pro capite, neonati compresi. Per un valore economico di circa 12,5 miliardi di euro.
Secondo gli ultimi dati, nel mondo, sono circa 850 milioni le persone che soffrono la fame e sono denutrite. Circa 46 milioni in più negli ultimi due anni. Un dato che non può lasciare indifferenti e che, se letto alla luce dei report sui volumi degli sprechi alimentari, è ancora più allarmante e doloroso. Basti pensare che le 1,3 miliardi di tonnellate di cibo che vengono sprecate ogni anno nel mondo riuscirebbero a coprire il fabbisogno di queste persone. Per ben quattro volte.
Infine, è bene considerare anche il forte legame tra perdite alimentari e cambiamenti climatici. Sprecare cibo vuol dire anche gravare inutilmente sull’ambiente che viviamo: si stima, infatti, che ogni anno, in Europa, il cibo che viene scartato e non consumato, generi comunque circa 170 milioni di tonnellate di CO2, tra frase di produzione e smaltimento. L’Italia è responsabile di ben 13 milioni di queste tonnellate.
Si deve e si può cambiare rotta, ma per riconoscere il giusto cambiamento da attuare ci vuole consapevolezza della situazione che stiamo vivendo.
Fonte: UNEP Food Waste Index Report 2021
I NUMERI DELLO SPRECO
(la maggioranza vive in Paesi in via di sviluppo)
(85 chilogrammi pro capite)
(180 chilogrammi pro capite)
(basterebbero per sfamare per ben quattro volte le persone denutrite nel mondo)
ALCUNI CONSIGLI PER DIMINUIRE GLI SPRECHI
Spesa intelligentePianificare in modo oculato la spesa permette di non comprare quantità eccessive di cibo. Recarsi al punto vendita a stomaco pieno, consentirà di rispettare la lista creata.
Acquisti a chilometro zeroÈ preferibile scegliere sempre frutta e verdura di stagione e materie prime il più possibile a chilometro zero. L’impatto ambientale sarà nettamente minore.
Pranzi e cene porzionateEvitare di cucinare per più persone rispetto a quelle ci saranno davvero a tavola. Molti sprechi derivano proprio da quantità eccessive di cibo che non vengono consumate.
Riutilizza gli avanziLo si dice spesso, ma lo si fa ancora troppo poco. Le porzioni avanzate di un pranzo o di una cena possono essere gli ingredienti di base del piatto del giorno dopo.
Conservazione SottovuotoComprare quantità maggiori di un alimento consente talvolta di ottenere un vantaggio economico. Per evitare sprechi, basta conservare sottovuoto alimenti freschi o cotti. La vita degli alimenti si allunga mantenendo inalterati la freschezza, il sapore e le proprietà nutrizionali dei cibi. Scopri come LAICA ti può aiutare.
DAL NOSTRO BLOG
LAICA vuole fare la sua parte!
Una piccola azione concreta può cambiare la vita di molte persone.
I dipendenti LAICA diventano volontari per un giorno con l’obiettivo di assemblare centinaia di pacchi alimentari, destinati alle famiglie del territorio in difficoltà. Rise Against Hunger è un’organizzazione no profit guidata dall’idea di vincere la fame nel mondo, a partire dalle realtà locali, e di raggiungere uno sviluppo sostenibile, fondamentale a garantire e promuovere il benessere di tutti.
Sostegno concreto e immediato alle famiglie più fragili e in difficoltà
Assicurare il diritto fondamentale all’alimentazione
Un pasto può essere uno strumento di rinascita per un’intera comunità
CONFEZIONAMENTO
Evento svolto nella sede LAICA di Barbarano Mossano
Grazie ad un grande evento di team building solidale in collaborazione con Rise Against Hunger, i dipendenti di tutta l’azienda LAICA hanno avuto la possibilità di lavorare fianco a fianco per il confezionamento di 150 pacchi alimentari. Questi kit di sostegno alle famiglie contengono beni di prima necessità come olio, pasta e frutta secca e vogliono essereun aiuto concreto perle famiglie in necessità. Come ormai è tradizione, il progetto è stato fortemente voluto da LAICA che lo ha interamente finanziato. Una giornata diversa dal solito che tra sorrisi e impegno ha prodotto un risultato importante.
DISTRIBUZIONE
Da LAICA alle famiglie
Tutti i pacchi confezionati durante l’evento sono stati distribuiti sul territorio vicentino grazie anche a Croce Rossa Italiana di Vicenza che ha tempestivamente segnalato quali fossero le famiglie più bisognose, così da portare un conforto immediato e un sostegno tangibile. LAICA, grazie anche all’esperienza di RAH, ha voluto organizzare questo evento per contrastare le conseguenze economiche più evidenti date dal periodo di pandemia, ma anche come gesto di ringraziamento verso il territorio che ospita l’intera azienda. Fare la propria parte significa anche realizzare piccole azioni concrete che possono far rinascere intere comunità.